Microbiota ed Esposoma: cosa sono e come influenzano la pelle

La pelle è la prima barriera di controllo verso l’ambiente e gli agenti esterni. Ed è anche un ecosistema composto di diversi habitat che ospitano una ampia variabilità di microrganismi.

la pelle è elastica, luminosa e sa proteggersi dalle aggressioni esterne

In condizioni ottimali la pelle è elastica, luminosa e sa proteggersi dalle aggressioni esterne: la prima regola per avere una pelle sana e bella è quella di non perturbare mai il suo stato di protezione ed equilibrio.

Il microbiota

Per poter svolgere le sue attività in modo efficace, la pelle ha bisogno del microbiota cutaneo, ossia quell’insieme di organismi invisibili che popolano la nostra pelle.

Ognuno di noi ha un suo peculiare microbiota, con il quale vive in simbiosi

Ognuno di noi ha un suo peculiare microbiota, con il quale vive in simbiosi. il microbiota si forma al momento della nascita e si modifica durante l’adolescenza, rimanendo quasi invariato durante la vita adulta.

Quasi perché fattori come l’alimentazione, l’età, la genetica, l’ambiente e una beauty routine errata possono alterare il corretto equilibrio del microbiota cutaneo.

Esposoma

Con il termine esposoma cutaneo si definisce l’insieme di tutti i fattori esterni e interni a cui una persona è esposta durante la vita. 

Questi possono essere:

  • ambientali – inquinamento e danni UV;
  • comportamentali – dieta squilibrata, mancanza di sonno, stress, beauty routine scorretta;
  • ormonali

E inevitabilmente incidono sullo stato di salute della pelle.

Microbiota e Esposoma

Gli studi dermatologici più recenti hanno iniziato ad approfondire la stretta connessione tra esposoma e invecchiamento confermando che la sua natura e complessità incidono sulla comparsa più o meno precoce delle rughe frontali, delle rughe di espressione, delle rughe naso-labiali e sulla perdita di tono dei tessuti.

Microbiota e Esposoma

L’esposoma può quindi incidere negativamente sul microbiota alterando la sua alchimia.

L’alterazione del corretto equilibrio del microbiota cutaneo porta ad un indebolimento della barriera cutanea ed espone la pelle alla proliferazione dei batteri così detti “patogeni”.

L’alterazione del corretto equilibrio del microbiota cutaneo espone la pelle a problemi di vario genere

A loro volta un’eccessiva presenza di microrganismi “patogeni” rispetto a quelli benefici può esporre la pelle problemi di vario genere: visibili – eritema, rossori, desquamazione, ruvidezza – o sensoriali – prurito, sensazione di pelle che tira.

Inoltre una maggiore perdita di acqua rende la pelle spenta e senza tono.

Come rimediare

Se rileviamo sulla nostra pelle uno o più di questi segnali, dobbiamo intervenire per:

  • ricostruire la barriera lipidica;
  • sostenere la biodiversità del microbiota consentendo ai batteri benefici di prosperare;
  • offrire idratazione e nutrimento cosicché il microbiota abbia un habitat ottimale.

Il primo passo per ottenere tutto questo è quello di prendersi cura della propria pelle, sia dall’interno, attraverso una dieta sana ed equilibrata, sia dall’esterno, utilizzando prodotti specifici.

La scelta dei prodotti per la beauty routine, a partire dalla detersione, ha un ruolo importante per preservare le condizioni ottimali della pelle, proteggendo il microbiota e la barriera cutanea.

Utilizzando detergenti troppo aggressivi o inadatti allo stato della nostra pelle potremmo infatti minare la variabilità e l’integrità del microbiota.

Per questo è indispensabile:

  • costruire una skincare su misura che parta dalla condizione della nostra pelle in quel momento e svolga un’azione mirata alle sue specifiche esigenze;
  • fare uno skin-check periodico che confermi i prodotti che stiamo usando oppure li cambi adeguandoli alle nuove necessità che possono essere semplicemente anche quelle dovute al cambio stagione.